Citation(s) from the GunPolicy.org literature library
President of the Republic. 2018 ‘Implementation of Directive (EU) 2017/853 of the European Parliament and of the Council of 17 May 2017 amending Council Directive 91/477/EEC on control of the acquisition and possession of weapons - Article 5 (d)(e).’ Legislative Decree No 104 of 10 August 2018; Art. 5 (d)(e). Rome: Italy. 10 August
Relevant contents
Legge 18 aprile 1975 No 110
Articolo 11
Immatricolazione delle armi comuni da sparo
Sulle armi comuni da sparo prodotte nello Stato devono essere impressi, in modo indelebile ed a cura del produttore, la sigla od il marchio, idonei ad identificarle nonché' il numero di iscrizione del prototipo o dell'esemplare nel catalogo nazionale ed il numero progressivo di matricola. Un numero progressivo deve, altresì, essere impresso sulle canne intercambiabili di armi.
Oltre ai compiti previsti dall'articolo 1 della legge 23 febbraio 1960, n. 186, il Banco nazionale di prova di Gardone Valtrompia, direttamente o a mezzo delle sue sezioni, accerta che le armi o le canne presentate rechino le indicazioni prescritte nel primo comma e imprime uno speciale contrassegno con l'emblema della Repubblica italiana e la sigla di identificazione del Banco o della sezione.
L'operazione deve essere annotata con l'attribuzione di un numero progressivo in apposito registro da tenersi a cura del Banco o della sezione.
Le armi comuni da sparo prodotte all'estero recanti i punzoni di prova di uno dei banchi riconosciuti per legge in Italia non sono assoggettate alla presentazione al Banco di prova di Gardone Valtrompia quando rechino i contrassegni di cui al primo comma.
Qualora manchino sulle armi prodotte all'estero i segni distintivi di cui al comma precedente, l'importatore deve curare i necessari adempimenti.
In caso di mancanza anche di uno degli elementi indicati nel primo comma il Banco o la sezione provvede ad apporli, in base a motivata richiesta degli aventi diritto, vistata dall'ufficio locale di pubblica sicurezza o in mancanza dal comando dei carabinieri. A tal fine, in luogo del numero di matricola è impresso il numero progressivo di iscrizione dell'operazione nel registro di cui al secondo comma.
Le disposizioni di cui al quinto comma si applicano altresì alle armi comuni da sparo ed alle canne intercambiabili importate dall'estero. Si osservano a tal fine le modalità di cui al successivo articolo 13.
Le norme del presente articolo relative alla apposizione sulle armi del numero di iscrizione nel catalogo nazionale, si applicano a decorrere dalla data indicata nel decreto ministeriale di cui al precedente articolo 7, settimo comma, n. 1).
Entro il termine di un anno dalla data indicata nel decreto di cui al precedente comma debbono essere presentate al Banco nazionale di prova o alle sue sezioni, ove mancanti del numero di matricola, per l'apposizione di quest'ultimo a norma del quinto comma:
le armi comuni da sparo prodotte nello Stato o importate prima dell'entrata in vigore della presente legge, con esclusione di quelle prodotte o importate anteriormente al 1920; le armi portatili da fuoco di cui al precedente articolo 1 appartenenti a privati di cui è consentita la detenzione.
Per il compimento delle operazioni previste dal presente articolo è dovuto al Banco nazionale di prova un diritto fisso da determinarsi secondo le modalità previste dall'articolo 3 della citata legge 23 febbraio 1960, n. 186.
Decreto Legislativo 10 agosto 2018 No104
Articolo 5 Modifiche alla legge 18 aprile 1975 No 110
d) all'articolo 11:
1) la rubrica è sostituita dalla seguente: «Marcatura delle armi comuni da sparo»;
2) il primo comma è sostituito dal seguente: «Sulle armi prodotte, assemblate o introdotte nello Stato, deve essere impressa, senza ritardo, a cura del fabbricante, dell'assemblatore o dell'importatore una marcatura unica, chiara e permanente, dopo la fabbricazione, l'assemblaggio, o l'importazione. Tale marcatura, contenente il nome, la sigla o il marchio del fabbricante o dell'assemblatore, il Paese o il luogo di fabbricazione o assemblaggio, il numero di serie e l'anno di fabbricazione o assemblaggio, qualora lo stesso non faccia parte del numero di serie e, ove possibile, il modello, deve essere impressa sul telaio o sul fusto o su un'altra parte dell'arma, di cui all'articolo 1-bis, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 527.
Può, altresì, essere apposto il marchio del produttore. Nel caso in cui una parte dell'arma sia di dimensioni troppo ridotte per essere provvista della marcatura in conformità del presente articolo, essa è contrassegnata almeno da un numero di serie o da un codice alfanumerico o digitale. Un numero progressivo deve, altresì, essere impresso sulle canne intercambiabili di armi. Il calibro deve essere riportato almeno sulla canna. Ogni marcatura deve essere apposta su una parte visibile dell'arma o facilmente ispezionabile senza attrezzi. A cura del Banco nazionale di prova deve essere apposta la sigla della Repubblica italiana e l'indicazione dell'anno in cui è avvenuta l'introduzione dell'arma nel territorio nazionale, salvo che l'indicazione dello Stato membro dell'Unione europea importatore e comma, è consentita la rottamazione delle armi, loro parti e
relative munizioni, nonché' la sostituzione della parte di arma su cui è stata apposta la marcatura qualora divenga inservibile, per rottura o usura, previo versamento delle stesse a cura dell'interessato, per la rottamazione, al Comando o Reparto delle Forze Armate competente per la rottamazione delle armi o altro ente di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero della difesa. Resta ferma la facoltà del detentore di sostituire la parte di arma inservibile, per rottura o usura, oggetto della rottamazione con una corrispondente parte nuova recante la prescritta marcatura.»;
e) l'articolo 11-bis è sostituito dal seguente: «Art. 11-bis - Tracciabilità delle armi e delle munizioni. 1. Nell'archivio di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, sono registrati e conservati per un periodo di trenta anni dalla data della distruzione, per ciascuna arma da fuoco, il tipo, la marca, il modello, il calibro, il numero di matricola di ciascuna arma e la marcatura apposta sull'arma quale marcatura unica ai sensi dell'articolo 11, nonché' il numero di matricola o la marcatura unica applicata alla singola parte, nel caso in cui differisca dalla marcatura apposta su ciascuna arma da fuoco. L'archivio contiene, altresì, i dati identificativi del fornitore, dell'acquirente o del detentore dell'arma da fuoco. 2. Nel medesimo archivio sono registrati e conservati i dati di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), della legge 6 dicembre 1993, n. 509, nonché' i dati identificativi del fornitore e dell'acquirente delle munizioni medesime.»
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[Translation by GunPolicy.org]
Law 18 April 1975 No 110
Article 11
Registration of common firearms
Common firearms manufactured in the State must be indelibly marked by the manufacturer with the appropriate initials or markings to identify them, as well as the registration number of the prototype or specimen in the national catalogue and the serial number. A serial number must also be stamped on the interchangeable barrels of weapons.
In addition to the tasks provided for in Article 1 of Law No 186 of 23 February 1960, the Banco nazionale di prova in Gardone Valtrompia, directly or through its sections, shall ascertain that the weapons or barrels presented bear the information prescribed in the first paragraph and shall stamp a special mark with the emblem of the Italian Republic and the identification code of the Proof House or section.
The operation shall be recorded with a progressive number in a special register to be kept by the Banco nazionale di prova.
Common firearms produced abroad bearing the proof marks of one of the banks recognised by law in Italy shall not be subject to presentation at the Banco nazionale di prova in Gardone Valtrompia if they bear the marks referred to in the first paragraph.
If the distinctive marks referred to in the preceding paragraph are missing on weapons produced abroad, the importer must take the necessary steps.
If even one of the elements indicated in the first paragraph is missing, the Bank or the section shall affix them on the basis of a reasoned request by the entitled parties, endorsed by the local public security office or, failing that, by the Carabinieri headquarters. To this end, the serial number of the transaction shall be entered in the register referred to in the second subparagraph instead of the serial number.
The provisions of paragraph 5 shall also apply to common firearms and interchangeable barrels imported from abroad. To that end, the rules laid down in Article 13 below shall be observed.
The provisions of this Article relating to the registration number in the national catalogue shall apply as from the date indicated in the Ministerial Decree referred to in Article 7(7)(1) above.
Within one year from the date indicated in the decree referred to in the preceding paragraph they must be submitted to the Banco nazionale di prova or to its sections, if lacking the serial number, for the affixing of the latter in accordance with the fifth paragraph:
common firearms manufactured in the State or imported before the entry into force of this Law, with the exclusion of those manufactured or imported before 1920; portable firearms as referred to in Article 1 above belonging to private individuals whose possession is permitted.
In order to carry out the operations provided for in this Article, a fixed fee shall be due to the Banco nazionale di prova, to be determined according to the procedures provided for by Article 3 of the aforementioned Law No 186 of 23 February 1960.
Legislative Decree 10 August 2018 No104
Article 5 Amendments to Law No 110 of 18 April 1975
(d) in Article 11:
1) the heading shall be replaced by the following: 'Marking of common firearms';
2) the first paragraph shall be replaced by the following: 'A unique, clear and permanent marking shall be stamped without delay by the manufacturer, assembler or importer on the weapons produced, assembled or introduced into the State, after manufacture, assembly, or import. This marking, containing the name, initials or trademark of the manufacturer or assembler, the country or place of manufacture or assembly, the serial number and the year of manufacture or assembly, if the same is not part of the serial number, and, where possible, the model, must be stamped on the frame or barrel or on another part of the firearm, referred to in Article 1-bis, paragraph 1, letter b), of Legislative Decree No. 527 of 30 December 1992. The manufacturer's mark may also be affixed. If a part of the weapon is too small to be marked in accordance with this Article, it shall be marked at least by a serial number or an alphanumeric or digital code. A serial number must also be stamped on the interchangeable barrels of weapons. The calibre must be marked at least on the barrel. Each marking must be affixed to a visible part of the weapon or easily inspectable without tools. The National Proof House must affix the initials of the Italian Republic and the indication of the year in which the weapon was introduced into the national territory, except for the indication of the importing European Union Member State and paragraph, the scrapping of the weapons, their parts and
paragraph, the scrapping of weapons, their parts and ammunition is permitted, as well as the replacement of the part of the weapon on which the marking has been affixed if it becomes unserviceable due to breakage or wear, subject to the payment of the same by the interested party, for scrapping, to the Command or Department of the Armed Forces competent for the scrapping of weapons or other public law body subject to the supervision of the Ministry of Defence. This is without prejudice to the right of the holder to replace the part of the weapon which is unserviceable, due to breakage or wear and tear, subject to scrapping with a corresponding new part bearing the prescribed marking.";
e) Article 11-bis shall be replaced by the following: "Article 11-bis - Traceability of weapons and ammunition. 1. In the archive referred to in Article 3 of Legislative Decree No. 8 of 25 January 2010, the type, make, model, calibre, serial number of each firearm and the marking applied to the firearm as a unique marking pursuant to Article 11, as well as the serial number or unique marking applied to the individual part, if different from the marking applied to each firearm, shall be recorded and kept for a period of 30 years from the date of destruction. The file shall also contain the identification data of the supplier, the buyer or the holder of the firearm. 2. In the same archive the data referred to in Article 3, paragraph 2, letters a), b) and c), of Law No 509 of 6 December 1993, as well as the identification data of the supplier and of the purchaser of the ammunition itself, are recorded and stored".