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Chamber of Deputies. 1975 ‘Supplementary Rules to the Existing Regulations for the Control of Weapons, Ammunition and Explosives - Art 11.’ Law 18 April 1975 No 110; Art 11. Rome: Italy. 18 April

Relevant contents

LEGGE 18 aprile 1975, n. 110

Articolo 11
((Marcatura delle armi comuni da sparo))

((Sulle armi prodotte, assemblate o introdotte nello Stato, deve essere impressa, senza ritardo, a cura del fabbricante, dell'assemblatore o dell'importatore una marcatura unica, chiara e permanente, dopo la fabbricazione, l'assemblaggio, o l'importazione.

Tale marcatura, contenente il nome, la sigla o il marchio del fabbricante o dell'assemblatore, il Paese o il luogo di fabbricazione o assemblaggio, il numero di serie e l'anno di fabbricazione o assemblaggio, qualora lo stesso non faccia parte del numero di serie e, ove possibile, il modello, deve essere impressa sul telaio o sul fusto o su un'altra parte dell'arma, di cui all'articolo 1-bis, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 527.

Può, altresì, essere apposto il marchio del produttore. Nel caso in cui una parte dell'arma sia di dimensioni troppo ridotte per essere provvista della marcatura in conformità del presente articolo, essa è contrassegnata almeno da un numero di serie o da un codice alfanumerico o digitale. Un numero progressivo deve, altresì, essere impresso sulle canne intercambiabili di armi. Il calibro deve essere riportato almeno sulla canna. Ogni marcatura deve essere apposta su una parte visibile dell'arma o facilmente ispezionabile senza attrezzi. A cura del Banco nazionale di prova deve essere apposta la sigla della Repubblica italiana e l'indicazione dell'anno in cui è avvenuta l'introduzione dell'arma nel territorio nazionale, salvo che l'indicazione dello Stato membro dell'Unione europea importatore e l'anno di importazione siano già stati apposti dal medesimo Stato membro dell'Unione europea. Nei trasferimenti di armi da fuoco o delle loro parti dalle scorte governative ad usi permanentemente civili, le armi sono provviste della marcatura unica, ai sensi del presente comma, che consente di identificare l'ente che effettua il trasferimento.))

Oltre ai compiti previsti dall'articolo 1 della legge 23 febbraio 1960, n. 186, il Banco nazionale di prova di Gardone Valtrompia, direttamente o a mezzo delle sue sezioni, accerta che le armi o le canne presentate rechino le indicazioni prescritte nel primo comma e imprime uno speciale contrassegno con l'emblema della Repubblica italiana e la sigla di identificazione del Banco o della sezione.

L'operazione deve essere annotata con l'attribuzione di un numero progressivo in apposito registro da tenersi a cura del Banco o della sezione. I dati contenuti nel registro sono comunicati, anche in forma telematica, al Ministero dell'interno.

Le armi comuni da sparo prodotte all'estero recanti i punzoni di prova di uno dei banchi riconosciuti per legge in Italia non sono assoggettate alla presentazione al Banco di prova di Gardone Valtrompia quando rechino i contrassegni di cui al primo comma.

Qualora l'autorità di pubblica sicurezza, nell'ambito dell'attività di controllo, abbia motivo di ritenere che le armi di cui al presente comma, introdotte nel territorio dello Stato non siano corrispondenti al prototipo o all'esemplare iscritto al catalogo nazionale, dispone che il detentore inoltri l'arma stessa al Banco nazionale di prova, che provvede alle verifiche di conformità secondo le modalità di cui all'articolo 14.

Qualora manchino sulle armi prodotte all'estero i segni distintivi di cui al comma precedente, l'importatore deve curare i necessari adempimenti. comma il Banco o la sezione provvede ad apporli, in base a motivata richiesta degli aventi diritto, vistata dall'ufficio locale di pubblica sicurezza o in mancanza dal comando dei carabinieri. A tal fine, in luogo del numero di matricola è impresso il numero progressivo di iscrizione dell'operazione nel registro di cui al secondo comma.

Le disposizioni di cui al quinto comma si applicano altresì alle armi comuni da sparo ed alle canne intercambiabili importate dall'estero. Si osservano a tal fine le modalità di cui al successivo articolo 13.
Le norme del presente articolo relative alla apposizione sulle armi del numero di iscrizione nel catalogo nazionale, si applicano a decorrere dalla data indicata nel decreto ministeriale di cui al precedente articolo 7, settimo comma, n. 1).
Entro il termine di un anno dalla data indicata nel decreto di cui al precedente comma debbono essere presentate al Banco nazionale di prova o alle sue sezioni, ove mancanti del numero di matricola, per l'apposizione di quest'ultimo a norma del quinto comma: le armi comuni da sparo prodotte nello Stato o importate prima dell'entrata in vigore della presente legge, con esclusione di quelle prodotte o importate anteriormente al 1920; le armi portatili da fuoco di cui al precedente articolo 1 appartenenti a privati di cui è consentita la detenzione.

Per il compimento delle operazioni previste dal presente articolo, al Banco nazionale di prova, oltre al diritto fisso, da determinarsi secondo le modalità previste dall'articolo 3 della citata legge 23 febbraio 1960, n. 186, è concesso una tantum un contributo straordinario di 270 milioni di lire a carico dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato.

((Fermo restando quanto previsto dall'articolo 32, nono e decimo comma, è consentita la rottamazione delle armi, loro parti e relative munizioni, nonché' la sostituzione della parte di arma su cui è stata apposta la marcatura qualora divenga inservibile, per rottura o usura, previo versamento delle stesse a cura dell'interessato, per la rottamazione, al Comando o Reparto delle Forze Armate competente per la rottamazione delle armi o altro ente di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero della difesa. Resta ferma la facoltà del detentore di sostituire la parte di arma inservibile, per rottura o usura, oggetto della rottamazione con una corrispondente parte nuova recante la prescritta marcatura.))

All'onere di 270 milioni si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1980, all'uopo utilizzando parte dell'accantonamento predisposto per il rinnovo della convenzione di Lomé'.

Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 11-bis
((Tracciabilità delle armi e delle munizioni.))

((1. Nell'archivio di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, sono registrati e conservati per un periodo di trenta anni dalla data della distruzione, per ciascuna arma da fuoco, il tipo, la marca, il modello, il calibro, il numero di matricola di ciascuna arma e la marcatura apposta sull'arma quale marcatura unica ai sensi dell'articolo 11, nonché' il numero di matricola o la marcatura unica applicata alla singola parte, nel caso in cui differisca dalla marcatura apposta su ciascuna arma da fuoco.

L'archivio contiene, altresì, i dati identificativi del fornitore, dell'acquirente o del detentore dell'arma da fuoco.
2. Nel medesimo archivio sono registrati e conservati i dati di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), della legge 6 dicembre 1993, n. 509, nonché' i dati identificativi del fornitore e dell'acquirente delle munizioni medesime.)) ((22))
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AGGIORNAMENTO (22)
Il D.lgs. 10 agosto 2018, n. 104 ha disposto (con l'art. 14, comma 2, lettera c)) che "Dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 13, comma 6: […]
c) all'articolo 11-bis della legge 18 aprile 1975, n. 110, il riferimento all'archivio di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, si intende sostituito dal riferimento al sistema informatico di cui all'articolo 11, comma 1".

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[Translation by GunPolicy.org]

Article 11
((Marking of common firearms))

((Weapons produced, assembled or introduced into the State shall be marked without delay by the manufacturer, assembler or importer with a unique, clear and permanent marking after manufacture, assembly or importation.

This marking, containing the name, initials or trademark of the manufacturer or assembler, the country or place of manufacture or assembly, the serial number and the year of manufacture or assembly, if the same is not part of the serial number, and, where possible, the model, must be stamped on the frame or barrel or on another part of the firearm, referred to in Article 1-bis, paragraph 1, letter b), of Legislative Decree No. 527 of 30 December 1992.

The manufacturer's mark may also be affixed. If a part of the weapon is too small to be marked in accordance with this Article, it shall be marked at least by a serial number or an alphanumeric or digital code. A serial number must also be stamped on the interchangeable barrels of weapons. The calibre must be marked at least on the barrel. Each marking must be affixed to a visible part of the weapon or easily inspectable without tools. The National Proof House must affix the initials of the Italian Republic and the indication of the year in which the weapon was introduced into the national territory, unless the indication of the importing European Union Member State and the year of importation have already been affixed by the same European Union Member State. In transfers of firearms or their parts from government stockpiles to permanent civilian use, the weapons shall be uniquely marked in accordance with this paragraph to identify the entity making the transfer).

In addition to the tasks provided for in Article 1 of Law No 186 of 23 February 1960, the National Proof House in Gardone Valtrompia, directly or through its sections, shall ascertain that the weapons or barrels presented bear the information prescribed in the first paragraph and shall affix a special mark with the emblem of the Italian Republic and the identification code of the Proof House or section.

The operation shall be recorded with a progressive number in a special register to be kept by the Bank or the Section. The data contained in the register are communicated, also in telematic form, to the Ministry of the Interior.
Common firearms produced abroad bearing the test stamps of one of the banks recognised by law in Italy shall not be subject to presentation at the Gardone Valtrompia Proof House if they bear the marks referred to in the first paragraph.
If the public security authorities, in the course of their control activities, have reason to believe that the weapons referred to in this paragraph introduced into the territory of the State do not correspond to the prototype or to the specimen registered in the national catalogue, they shall order the holder to forward the weapon to the National Proof House, which shall verify compliance in accordance with the procedures laid down in Article 14.

If the distinguishing marks referred to in the previous paragraph are missing on arms produced abroad, the importer shall take care of the necessary fulfilment. The Bank or the section shall affix them on the basis of a reasoned request from the entitled parties, endorsed by the local public security office or, failing that, by the Carabinieri headquarters. To this end, the serial number of the transaction shall be entered in the register referred to in the second subparagraph instead of the serial number.

The provisions of paragraph 5 shall also apply to common firearms and interchangeable barrels imported from abroad. To that end, the rules laid down in Article 13 below shall be observed.
The provisions of this Article relating to the registration number in the national catalogue shall apply as from the date indicated in the Ministerial Decree referred to in Article 7(7)(1) above.

Within one year from the date indicated in the decree referred to in the preceding paragraph, the following must be submitted to the National Proof House or its sections, if they do not have a registration number, for the registration number to be affixed in accordance with the fifth paragraph: common firearms produced in the State or imported before the entry into force of this Law, with the exclusion of those produced or imported before 1920; portable firearms referred to in Article 1 above belonging to private individuals whose possession is permitted.

In order to carry out the operations envisaged by this Article, in addition to the fixed fee, to be determined in accordance with the procedures laid down in Article 3 of the aforementioned Law No 186 of 23 February 1960, the National Proof House shall be granted a one-off extraordinary contribution of ITL 270 million charged to the expenditure estimate of the Ministry for Industry, Trade and Crafts.

((Without prejudice to the provisions of Article 32, ninth and tenth paragraphs, the scrapping of weapons, their parts and related ammunition is allowed, as well as the replacement of the part of the weapon bearing the markings if it becomes unserviceable due to breakage or wear, subject to payment by the interested party, for the scrapping, to the Command or Department of the Armed Forces competent for the scrapping of weapons or other public law body subject to the supervision of the Ministry of Defence. This does not affect the right of the holder to replace the part of the weapon which is unserviceable due to breakage or wear and tear with a corresponding new part bearing the prescribed marking)).

The sum of L 270 million shall be provided for by a corresponding reduction in the appropriation entered in chapter 6856 of the Treasury Ministry's budget for the year 1980, using part of the appropriation set aside for the renewal of the Lomé Convention.

The Minister of the Treasury is authorised to make the necessary budgetary changes by decree.

Article 11-bis
((Traceability of arms and ammunition))

((1) The archives referred to in Article 3 of Legislative Decree No 8 of 25 January 2010 shall record and retain for a period of thirty years from the date of destruction, for each firearm, the type, make, model, calibre, serial number of each firearm and the marking applied to the firearm as a unique marking pursuant to Article 11, as well as the serial number or unique marking applied to the individual part, if different from the marking applied to each firearm.
The file shall also contain the identification data of the supplier, the buyer or the holder of the firearm.
2. In the same archive the data referred to in Article 3, paragraph 2, subparagraphs a), b) and c) of Law no. 509 of 6 December 1993 are recorded and stored, as well as the identification data of the supplier and the purchaser of the ammunition itself.)) ((22))
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UPDATE (22)
Legislative Decree No. 104 of 10 August 2018 provided (by Article 14, paragraph 2, letter c)) that "From the date of entry into force of the regulation referred to in Article 13, paragraph 6: […]
(c) in Article 11-bis of Law No 110 of 18 April 1975, the reference to the archive referred to in Article 3 of Legislative Decree No 8 of 25 January 2010 shall be deemed to be replaced by the reference to the computer system referred to in Article 11(1)".

ID: Q14263

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